Aveva 91 anni e per 70 anni ha composto musica d'avanguardia... Voleva tanto essere un compositore colto, come Bernard Herrmann (era seguace, in gioventù, dell'eterodossia post-weberniana di Bruno Maderna) e non si può dire che ci sia riuscito: le canzoni e il cinema lo hanno da subito "incorporato"... Con Sergio Leone (dal 1964, prima di... Continue Reading →
«North by Northwest»: notarelle sulla musica
Continuando da North by Northwest, e ricordandoci della scomparsa, in questi giorni, di Krzysztof Penderecki (sua è l'ultima delle Opere per Halloween), potremmo usare la magnifica musica di Bernard Herrmann per il film di Hitchcock come pretesto per parlare di un certo modo di comporre, come abbiamo tentato di fare con James Horner e con Danny... Continue Reading →
Scena, Musica, Maschera e Infanzia: «Descent Into Mystery» dal «Batman» di Burton/Elfman
Nel 2007 fu davvero impietosa la parodia che The Family Guy fece della musica di Danny Elfman in Blue Harvest... In effetti gli ostinati di barbarico I-V-I affidati a ossessivi ottoni percussivi sono merce non rara di Elfman: fanno parte del suo stile... Ma, sotto sotto, se si scava si trova molto di più... -... Continue Reading →
La piattezza di «Love & Mercy»
È un film del 2014, quindi ben dopo Walk the Line, e un anno seriore al Phil Spector di David Mamet con Al Pacino e Helen Mirren... ma prima di Rocketman e Bohemian Rhapsody... - Tanto voluto da Brian Wilson (che di Phil Spector fu un arcinemico), Love & Mercy dimostra una sorta di scissione... Continue Reading →
«Inside Llewyn Davis» dei Coen: il lutto come incontro-scontro tra Arte e Industria
Finora abbiamo visto film che illustravano una intera parabola di un gruppo rock, vero o fittizio che fosse… e nei film che abbiamo visto si vedeva affinarsi un linguaggio che abbiamo visto spopolare in grossi successi mainstream di oggi: A Star is Born, Bohemian Rhapsody e Rocketman... Oggi iniziamo a vedere altri aspetti: vediamo quanto... Continue Reading →
«Velvet Goldmine», l’ultimo film “rock”
È un film diverso da quelli che abbiamo visto finora. Fino al 2000 di Almost Famous, i film sulle rockstar degli anni ‘80 e ‘90 erano come Velvet Goldmine: molto più virati sul visivo che non sull’argomentativo (vedi anche The Doors di Oliver Stone, 1991), meno obbligati a rendere conto del livello biografico-fattuale dell’esperienza della... Continue Reading →
Rocketman
Senza dubbio Dexter Fletcher ci fa tornare ai musical dello stupeficio e del razzle dazzle spettacolare come non si erano più visti: Rob Marshall, e i poveri Damien Chazelle e Michael Gracey (scelto da Elton John come regista nel 2012, quando John era al secondo tentativo di un suo biopic con la Focus Features [il... Continue Reading →
«Walk the Line», un precedente importante per tutti
Ripasso delle puntate precedenti…Abbiamo già visto come quel tipo di film musicale, incentrato sulla rock band (o sulla rock star), e che quest’anno ha trionfato con Bohemian Rhapsody e A Star is Born (e che forse trionferà di nuovo la settimana prossima con Rocketman su Elton John), fosse plasmato da stilemi già ampiamente rodati, che... Continue Reading →
«Almost Famous» [extended cut]: il rock come fiaba
Il film è il racconto autobiografico di Cameron Crowe, regista discontinuo ed evanescente nelle sue love stories impalpabili, nei suoi buoni sentimenti “soffusi” ma “insufficienti”, che spesso non trova la quadra nelle trame, pur rispettando tutte le regole dello storytelling, poiché preferisce perdersi nel “ricordo” e nella “tranche de vie” più che nella funzionalità ed... Continue Reading →
«A Hard Day’s Night» di Dick Lester: alcune idee e curiosità
A Hard Day’s Night arriva 4 anni prima di Sympathy for the Devil, che Jean-Luc Godard gira con i Rolling Stones, e 6 anni prima di Performance, film che Nicolas Roeg gira con Mick Jagger… Arriva, però, 4-5 anni DOPO A Bout de Souffle di Godard, Les Quatre Cents Coups di Truffaut, e Pickpocket di... Continue Reading →