«Questa splendida non belligeranza» di Marco Ceccotti al Teatro Cantiere Florida

I teatri che ancora portano nel nome il concetto di lavoro (il mestiere del teatro tanto espresso oramai 100 anni fa dai miti del Teatro della Rivoluzione: gente come Evgenij Vachtángov con la sua Princessa Turandot, vedi cenni in Regia regia) sono quelli più caldi (a Firenze c'è stata per un po' anche la Bottega... Continue Reading →

«Il figlio» di Florian Zeller [Piero Maccarinelli] alla Pergola

Per nulla dispiaciuto dall'Edward Albee di due settimane fa, e colpito dal film The Father che Zeller ha adattato dalla sua commedia, mi fiondo tutto contento al Teatro della Pergola a vedere Il figlio, cioè The Son di Zeller prima di conoscere l'adattamento cinematografico con Hugh Jackman... [chiarisco che la pièce sarebbe in francese, Le... Continue Reading →

«Copenaghen» di Frayn alla Pergola

Copenhagen (1998) è uno dei grandi capolavori di Michael Frayn, insieme a Noises Off [Rumori fuori scena, 1982], che ebbe un certo successo anche in Italia, una ventina d'anni fa, quando Marco Sciaccaluga lo allestì con Zuzzurro & Gaspare, e di cui c'è il film di Peter Bogdanovich (1992)... Copenhagen è un play che "inaugura" molta drammaturgia anglosassone... Continue Reading →

«After Miss Julie» alla Pergola

Fröken Julie è una roba di Strindber del 1888, che sancì perentorio il Naturalismo teatrale e una sorta di Kammerspiel nordico... Una cosa alla Verga, alla Ibsen o alla Haneke (tra Jeli il pastore, Spettri e Il nastro bianco): la divisione in classi sociali determina stragi di coscienze allucinate... Nel 1995, Patrick Marber, alla sua seconda prova di drammaturgo... Continue Reading →

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