The Fabelmans

Prima di essere accusato di anti-spielberghismo faccio notare che a Spielberg ho dedicato uno special apposta... CineFacts, su Instagram, ha sentenziato che Fabelmans è un immenso atto d'amore per il cinema, e che commuove dall'inizio alla fine... Questo mi ha impresso un orizzonte di attese esagerato...pensavo di vedere un film che rendeva permeabile vita e... Continue Reading →

«Chiara» di Susanna Nicchiarelli

In Francesco, giullare di dio di Roberto Rossellini (1950), Santa Chiara (Arabella Lemaître) si vede una volta sola, nel terzo "capitolo": è già boss di una schiera di sorelle (se ne vede almeno tre) e sembra quasi vedere Francesco (Nazario Gerardi) per la prima volta... Nel Francesco d'Assisi di Liliana Cavani (1966), Ludmila Lvova fa... Continue Reading →

Triangle of Sadness

Tra la fine della Belle Époque e l'inizio della Seconda Guerra Mondiale, è facile incappare in testi artistici che simboleggiarono i meccanismi artefatti e guerrafondai del potere con configurazioni tipiche delle maschere della Commedia dell'arte (perifrasi che ammanta di un'aura mitica ciò che erano soltanto le pratiche degli attori professionisti, soprattutto italiani, nella società dell'Ancien... Continue Reading →

Bones and All

Oggi possiamo dire che l'ispirazione dell'ultimo Guadagnino (quello dopo A bigger splash, per capirsi) deriva da canzonette degli anni 2000... Bones and All è Ho mangiato la mia ragazza, del 2002... che era già di suo una cacchiata: figuriamoci farci il film... Call me by your name io ho sempre saputo essere ispirato a Un'estate... Continue Reading →

«Bugsy Malone» di Alan Parker, 1976

Se One from the Heart era un lavoro maturo, una presa di posizione di chi è già al top, Bugsy Malone è addirittura un esordio... Di Alan Parker abbiamo già parlato assai in The Commitments... Dopo parecchi spot con Ridley Scott, Parker scrive questo film assai strano e peculiare, che riesce a intercettare la curiosità... Continue Reading →

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