Dopo Favolacce avevo paura che i Fratelli D'Innocenzo prendessero la via del pretenzioso, del «so tutto io», cioè di Lanthimos, per capirsi... E riguardo Favolacce riscontravo proprio un problema di «mancanza di inconscio»: era troppo "positivo" (nel senso di "effettivo") e mai deturpato, troppo oggettivo e mai storpiato di intorbidazione della percezione... anche il dato... Continue Reading →