Ghostbusters: Legacy

Si chiamerebbe Ghostbusters: Afterlife, e sentirlo in italiano è un problema... perché, come tutti hanno già detto, è un film di nostalgia espressa e compressa, come una supposta...una cosa fatta, cotta e magnata solo da coloro che, non si sa per quale ragione, si sono stancati di rivedere il Ghostbusters del 1984, non provano piacere... Continue Reading →

Annette

Ha vinto miglior regia a Cannes e quindi non può essere considerata una minchiata... Di cinema ce n'è tanto e da serie A: c'è lo sguardo europeo, cioè attento ai dettagli di costruzione dell'immagine invece che alla calligrafia hollywoodiana: mi spiego:si vede che Carax gira per intenti filmici, fotografici, non per intenti narrativi di condiscendenza... Continue Reading →

The French Dispatch

Quello che si è detto per Isle of Dogs vale a mille anche qui per The French Dispatch, con, per giunta, molte più aggravanti... - Finché Anderson riesce a piegare al suo stile certe filosofie (e, badiamo bene, sono le filosofie che Anderson piega per il suo stile: Anderson non si sogna mai di fare... Continue Reading →

Madres Paralelas

Come ho parlato con una cara amica almodovariana, e come si è detto e ridetto in Dolor y Gloria e in The Human Voice, che un Maestro come Almodóvar ci faccia le false soggettive, ci costruisca set poderosi e ci regali struggenti movimenti di macchina sopraffini si dà per scontato... Ma che uno non più... Continue Reading →

Freaks Out

Quasi mi duole constatare che sono diventato come De Niro in Terapia e pallottole (cioè Analyze This di Harold Ramis, 1999): De Niro si commuoveva vedendo un semplice spot con un padre e un figlio, io sono stato a piangere per quasi tutta la durata di Freaks Out di Gabriele Mainetti per diverse ragioni: in... Continue Reading →

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