Di questo film ho sentito, soprattutto da parte di 20enni su Twitter, un gran parlar bene, della serie proprio «Oddio quanto è bello, commoventissimo, bellissimo, realistico a mille, struggentissimo!!!»......e di solito, quando è così, a me il film non piace... Poi l'ho visto osannato da Enrico Magrelli, esperto cinemista (tra i selezionatori di Marco Müller... Continue Reading →
Un altro giro
Continua il mio lento e faticoso "mettermi in pari" con i film degli Oscar 2021 [e io sono anche di quelli che li conta con l'anno a cui si riferiscono, sicché dovrei dire Oscar 2020] che non ho visto in diretta [e so che non riuscirò mai nell'impresa] con quello che è il vincitore della... Continue Reading →
«The Human Voice», versione Almodóvar
La voix humaine è un testo che circola... Jean Cocteau l'ha scritto nel 1930 in ambiente quasi surrealista, e con vena polemica per dimostrare che si poteva fare teatro senza i positivismi borghesi onde raccontare l'irraccontabile e il non conoscibile del mondo proprio con un testo inconoscibile, che rimane zitto su molti aspetti, non detti... Continue Reading →
«Tosca» “straordinaria” per gli 85 anni di Mehta al Maggio fiorentino
È stata annunciata con solo una 20ina di giorni di preavviso...Cast di stelle di grido: Meli, Hernández, Salsi...Forma di concerto...Giorno lavorativo...19 di sera... Una data "impossibile" per chiunque dica di "lavorare"......per fortuna non per me che il mercoledì ho la mattina! ...e, ovviamente, c'è la componente che osserviamo ogni volta quando ultimamente (da quando è... Continue Reading →
Rifkin’s Festival
Non c'è che da ribadire quanto detto in A Rainy Day in New York, e, dato che l'ho visto in italiano, quello che si è detto in Wonder Wheel... Maura Vespini, per seguire il manierismo di Oreste Lionello, rese "più divertenti" certe intenzioni dei film di Allen: difatti, ogni tanto, se si acuisce l'orecchio (o... Continue Reading →
Alcuni film controversi per la giornata contro l’omotrans(+)fobia
Di questa giornata ho già parlato nel minimale (queste tematiche sono grosse e richiederebbero uno spazio che nessun blog credo potrà dargli come si meritano) post dell'anno scorso con alcuni Libri, film e musica contro l'omofobia... Quest'anno riprendo una lista stilata con Tony nei commenti a uno dei suoi tanti post sui Queer Movies... Belle... Continue Reading →
Campogrande, Šostakovič e Beethoven all’ORT con Bortolameolli e Steckel
Primo concerto visto dal vivo, in un teatro al chiuso, dopo Riccardo Muti e la Chicago Symphony al Teatro del Maggio, nel gennaio 2020...Seconda Settima di Beethoven vista con l'Orchestra della Toscana (ORT) dopo quella di Eduardo Strausser del febbraio del 2019... [la 7a è la n. 5 di Symphonies]Secondo concerto da me visto con... Continue Reading →
La diffusione della musica: radio, tv, jukebox, videoclip…
Da non perdere questo eccezionale contributo di Chicco Conti, da linkare con il mio molto più indegno resoconto sui 38 momenti cardine del rapporto tra cinema e musica…
Su certe problematiche del CD avevo parlato, insieme purtroppo a un po’ troppe cose, anche all’inizio di Eine Alpensinfonie… e sull’opera in disco parlai, male, anche qui!
Ciao a tutti, vi segnalo un nuovo post, curato dal sottoscritto, in uscita oggi sul blogdellamusica.
Dopo aver affrontato i supporti “materiali” attraverso cui una canzone può essere fissata, riprodotta in serie e venduta al pubblico (cilindri, dischi, nastri magnetici e cd), ora passiamo ad occuparci dei canali (i media) attraverso cui questi supporti, per così dire, “viaggiano”: in poche parole, dopo aver parlato della distribuzione, raggiungiamo il regno della diffusione della musica. E, quindi, radio, tv, jukebox, cinema, videoclip, web…
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La radio è inventata da Guglielmo Marconi nel 1894: inizialmente gli apparecchi possono propagare solamente segnali codificati (i “bip” dell’alfabeto Morse), ma ben presto il sogno di diffondere nell’etere suoni e parole diventa realtà. Nella notte di Natale del 1906 l’inventore canadese Reginald A. Fessenden trasmette, da Boston, un breve discorso, legge un passo della Bibbia, esegue qualche melodia di violino, e accende il suo grammofono. È il primo caso…
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Nomadland
Lessi una critica molto pesante nei confronti di Cafarnao: diceva che era un film ricattante: ti doveva piacere per forza perché parlava di vittime minorenni della guerra e dell'odio, e siccome ti doveva piacere per forza allora non potevi dire che era uno strazio e allora era un film paraculo e quindi era da condannare...... Continue Reading →