Un elogio a caso di James Horner

La stagione fantasy anni '80, che tanto ha plasmato, mediante i film di cui si parlava con Sam Simon a proposito di The Princess Bride, le menti di chi ha vissuto quegli anni al momento più delicato per la "creatività suggestionante" (dai 3 ai 10 anni), non sarebbe probabilmente stata la stessa senza James Horner... Continue Reading →

Yesterday

E dopo Tarantino, ancora un'ucronia e un what if nella proposta cinematografica di questa stagione, anche se di Yesterday se ne parlava già a giugno, con numerose e sempre rimandate uscite estive nella mai da trascurare, ma sempre titanica, impresa di far andare gli italiani al cinema in luglio e agosto (e a volte, specie... Continue Reading →

«Watership Down» di Martin Rosen, 1978

Per la giornata internazionale del coniglio, ho deciso di ricordare questo complesso film, citato spesso, nelle liste nerdaiole, come uno dei più disturbanti, almeno del decennio 1970s... - Basato su una articolato romanzo di Richard Adams del 1972, il film fu tanto voluto da Martin Rosen, un neofita del cinema, che aveva alle spalle soltanto... Continue Reading →

Once Upon a Time in Hollywood

Se date una "letta" alla lunga discussione che ho avuto con Sam Simon a proposito di Tarantino (la trovate a seguito del post sull'Ottava vibrazione di Lucarelli), vedrete quanto io sperassi davvero tanto che questo film mi facesse schifo... Se mi faceva schifo avrei confermato tutti i miei pregiudizi su Tarantino, secondo me ormai decotto... Continue Reading →

«Concerto for Group and Orchestra» dei Deep Purple come apripista di una musica “senza confini” dall’atonalismo a oggi

Per la prima volta raccolgo il testimone da un post precedente non mio, cioè dall'analisi rock del concerto offerta da Cose Preziose, che ringrazio tantissimo per avermi coinvolto... - Per me, classico in musica e grafomane in blog, parlare dell'operazione dei Deep Purple non è stato per niente facile, perché sono dovuto «partire da lontano»,... Continue Reading →

Martin Eden

È un film da festival, volutamente complicato, che se non avessi avuto presente la sinossi del romanzo di Jack London mi sarebbe risultato ancor più oscuro, ma è di quei film che a me piacciono... È fatto di immagini belle ma non lussuose né ostentate...immagini di una grana da Nouvelle Vague, alla Louis Malle, alla... Continue Reading →

Il secondo capitolo dell’«It» di Muschietti

C'è una vecchia teoria marxista-sessantottina secondo cui i film standard durano 90 minuti perché quella è la durata che permette allo stronzissimo esercente, altra faccia dei cattivissimi produttori industriali (tutti capitalisti assetati di plusvalore, bastardi dentro, anti-artistici), di proiettare, nelle sue sale, più film al giorno, così da guadagnare di più rispetto alla proiezione di... Continue Reading →

«Threads» di Mick Jackson, 1984

Threads è abbastanza "rinomato" per essere uno dei film più disturbanti che si possano vedere...Non è un prodotto di cinema, è una sorta di fiction sperimentale della BBC, girata nel 1984 da Mick Jackson... un regista che ha una nomea negativa per il suo lavoro su due blockbuster abbastanza decotti, The Bodyguard di Kevin Costner... Continue Reading →

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