Stan & Ollie

Un film di fattura davvero pregevole…
Baird arricchisce il visivo con diversi piani sequenza carini, con tante inquadrature allo specchio, e valorizza la valenza metafilmica dell’ottima recitazione dei suoi attori…
in quanto essi stessi attori di cinema, è normale che i protagonisti impersonati dagli attori di Baird vivano appunto nel cinema, nei piani sequenza come nei riflessi degli specchi e delle macchine da presa…
protagonisti che si transverberano anche in puro cinema, in pura immagine, in ombre, quando, tecnicamente, smettono di “esserci”… [tanti filosofi ritengono il “cinema” già le ombre del «mito della caverna» della Politeia di Platone]

Un film carino, didattico, fatto benissimo, che si guarda bene…

Certo è che, se si prova poco interesse per i protagonisti, questo film offrirà ben poco… è carino, ma non è né Ed Wood di Burton, né i film biografici di Milos Forman (Larry Flynt o Man on the Moon), né qualcosa di più “storico” (come il Trumbo di Jay Roach, 2015), o neanche qualcosa di più “strambo” (come il The Life and Death of Peter Sellers di Stephen Hopkins, 2004)… somiglia più all’ugualmente inconcludente (e fatto peggio) Hitchcock di Sacha Gervasi (2012)… anche il tanto criticato Chaplin di Attenborough (1992) l’ho trovato più incisivo…