Programma romantico (Siegfried-Idyll di Wagner e seconda sinfonia di Schumann) in cui si incunea il contemporaneo (Air on Air di Ivan Fedele del 2018, in prima italiana)…
Come con Eduardo Strausser, l’Orchestra della Toscana delizia con un capolavoro di dinamiche e di introspezione (un trionfo di pianissimi e una miracolosa resa dei cambi di intensità), fortissimo sia nelle leziosità del Siegfried-Idyll sia nella complessità eclettica di Ivan Fedele (Air on Air è un concerto per corno di bassetto: l’ha eseguito Michele Marelli; la prima è stata nell’ottobre 2018 a Donaueschingen), e con la guida di Stenz (esperto di contemporaneo, in quanto pupillo di Bernstein, Ozawa e favorito di Henze, ma serio studioso di tutto il repertorio grazie a piazze non facili che ha “capitanato”, tipo Baltimora, la Hallé di Manchester, Seoul, la Radio Filharmonisch olandese sempre impegnata in serissimi programmi), ha disegnato una seconda sinfonia di Schumann esaltante, entusiasmante, carica di certezza di stile (fantasticamente “classicista”: cosa che penalizza un pochino la grana di streben del terzo movimento, ma che enfatizza al massimo, in senso “dionisiaco”, gli altri episodi), impreziosita da inserti solistici (dei corni e dei clarinetti in primis), e dal risultato finale davvero eccezionale, dai ritmi mobili e vari, dai tempi precisi e montanti, e soprattutto dalla concertazione tematico-timbrica superba!
Stenz, tra l’altro, ha un gesto passionale e “formante”: è di quelli che mima il suono, arrivando a una ottima precisione di dinamica, ma rischiando molto di trascurare la precisione del ritmo, cosa in cui l’Orchestra della Toscana non è incappata affatto, segno che l’intesa col direttore è stata ottima!
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Un vero spettacolo, peccato poco gratificato da una adeguata presenza di pubblico…
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